Una trasferta che ha messo a dura prova Felice Jelmini, quella del Red Bull Ring, palcoscenico del quarto appuntamento stagionale della Clio Cup Italia e della serie continentale, per il quale si sono presentati al via ben 40 piloti.
Il portacolori della PMA Motorsport si è presentato ai nastri di partenza del round austriaco con il comando della graduatoria tricolore, grazie ai quattro successi firmati ad inizio campionato, mostrando un ottimo feeling con la Clio numero 44 anche tra le curve del tracciato stiriano che ospita uno dei Gran Premi di Formula 1.
La prima qualifica del weekend è stata segnata dalla rottura del semiasse della vettura di Jelmini, che di fatto non ha avuto la possibilità di poter effettuare il suo giro veloce. Di conseguenza il gallaratese si è dovuto avviare dal fondo dello schieramento della prima corsa. Uno scenario apparentemente penalizzante per Felice, che allo scattare del semaforo ha messo in campo tutta la sua determinazione, unità alla grande esperienza in questo monomarca, che gli ha permesso di risalire dalla trentanovesima posizione fino alla dodicesima assoluta. Una rimonta entusiasmante che gli è valsa il gradino più basso del podio della serie italiana ed altri punti importanti in ottica campionato. Discorso diverso la domenica, con il “driver” lombardo quinto assoluto, al termine di una qualifica combattuta sul filo del secondo fino allo scadere del tempo utile. In Gara 2 Jelmini è riuscito a rimanere con il gruppo di testa, ma a seguito di un contatto è scivolato in quindicesima posizione. Dopo una serie di sorpassi e controsorpassi, Jelmini è stato protagonista di una manovra spettacolare in cui è riuscito a sfilare quattro vetture simultaneamente, per poi concludere la corsa a ridosso del podio della classifica assoluta e con il piazzamento d’onore di quella tricolore.
“È stato un fine settimana difficile – ha dichiarato Felice – Soprattutto domenica dove ho corso con la febbre alta e una brutta bronchite. Le cose non si sono messe bene a partire dal sabato in qualifica con la rottura del semiasse, ma in ogni modo abbiamo fatto una bella gara. La seconda manche non è stata semplice, ma sono riuscito a recuperare. La lotta per il titolo è ancora aperta e daremo il massimo fino all’ultima bandiera a scacchi per essere davanti”.